Distributed Leadership and Social Justice – UK Case Study
Lo studio di caso prende in esame in che misura la leadership distribuita (LD) viene percepita come promotrice dei valori di giustizia sociale e dalle pratiche di democrazia, e i modi in cui questo avviene. Lo studio si focalizza sul caso esemplare di una scuola superiore, che ai fini della ricerca è stata ribattezzata con il nome fittizio di ‘Heathvale School’. La raccolta dei dati è avvenuta mediante l’utilizzo di varie tipologie di indagine, quali l’inchiesta narrativa, l’intervista informale, e la conferma da parte degli intervistati tramite un seminario di ‘data feedback’. A conclusione del resoconto, gli autori suggeriscono cinque condizioni che offrono un riferimento ai policy maker intenzionati a migliorare la leadership educativa.
- Per migliorare la qualità della leadership educativa è necessario puntare allo sviluppo della capacità di leadership di tutti nella scuola – sia di quelli che rivestono un ruolo ufficiale di leadership che di quelli che non lo rivestono (docenti, personale di supporto e studenti).
- Sviluppare la capacità di leadership di tutti richiede l’esistenza di una cultura scolastica e di e strutture adeguate a promuovere un ambiente sociale che incoraggi l’iniziativa individuale, modalità di lavoro e apprendimento collaborativi.
- La promozione e lo sviluppo di simili culture e strutture richiede un investimento a lungo termine da parte non solo delle scuole, ma anche del governo e di tutte le organizzazioni di supporto al sistema educativo.
- La leadership distribuita richiede il rispetto dell’autonomia (opinioni, professionalità, creatività e bisogni dell’individuo) e dell’autorità (obiettivi comuni, valori e strutture), il che implica che i membri della scuola contribuiscano a delineare il sistema di valori e di obiettivi educativi delle scuole stesse e nel rispetto e di tali valori e obiettivi lavorino.
- La realizzazione di una leadership distribuita che lavori per l’equità e l’apprendimento richiede che tale modello operativo venga ancorato a un concetto più ampio di giustizia sociale che spinga le scuole a interrogarsi criticamente sul coinvolgimento (giustizia partecipativa), il rispetto (giustizia culturale), l’apprendimento (giustizia di sviluppo) e risorse (giustizia distributiva).