In occasione della presentazione del libro “CIttadinanza globale e sviluppo sostenibile”, Fernando Reimers (professore ad Harvard e autore del libro originale on lingua inglese) ha inviato un video messaggio al pubblico del seminario “Educare alla cittadinanza interculturale”, all’interno del quale si svolgeva l’evento.
Il discorso è stato tradotto da Giulia Colantuono, il video sottotitolato da Luca Fatticcioni.
Enjoy it!
Guarda il video messaggio di Fernando Reimers
ricordati di attivare i sottotitoli in italiano!
Riportiamo qui sotto la traduzione del discorso
Mi chiamo Fernando Reimers, sono docente della cattedra Ford Foundation per l’educazione internazionale alla Harvard Graduate School of Education. È davvero un piacere essere qui con voi, per la presentazione del libro “Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile. 60 lezioni per un curriculum verticale”. Voglio ringraziare Giovanna Barzanò, Loredana Fisichella e Maria Lissoni per la conduzione di questo processo collaborativo in cui hanno preso parte moltissimi docenti straordinari d’Italia, che hanno tradotto e adattato in italiano il libro Empowering students to improve the world in sixty lessons, allineando tutti i contenuti al curriculum nazionale italiano.
Due sono i motivi per cui questa collaborazione è importante. Il primo è che, al giorno d’oggi, ci troviamo di fronte alla crescita di una nuova forma di populismo nazionale che svalorizza l’idea cosmopolita per la quale l’umanità possa collaborare, attraverso tutte le diversità, nella strada verso il progresso umano e la sostenibilità. La Dichiarazione universale dei diritti umani e gli Obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite, sono esempi di accordi globali, che esprimono la speranza che le persone possano migliorare il mondo lavorando insieme, attraverso tutte le diversità. Ed è questa speranza che viene messa alla prova da queste nuove forme di populismo internazionale. Le scuole hanno una grande responsabilità nel fornire agli studenti le capacità e le abitudini mentali necessarie affinché queste speranze cosmopolite si avverino. E tutto ciò è essenziale per realizzare un curriculum di alta qualità. Il curriculum che presentiamo oggi è un esempio di come possiamo passare da obiettivi di ampia portata – come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – a programmi di lezioni concrete, coerentemente allineate all’interno dello stesso livello scolastico e tra livelli diversi. Questo curriculum è un esempio del tipo di innovazione necessaria per far sì che l’istruzione abbia maggiore rilievo nell’affrontare le necessità dei nostri tempi. Come rendere il lavoro che gli studenti fanno a scuola capace di affrontare sfide reali e ambiziose, come coinvolgere la loro immaginazione, creatività, e il significato dell’operare di studenti e insegnanti?
Il secondo motivo per cui questa collaborazione è importante, è perché illustra l’importanza che può avere una rete di docenti nello sviluppo di risorse di alta qualità e nel supporto delle trasformazioni necessarie all’istruzione, affinché gli studenti sviluppino le competenze necessarie per ideare il futuro. Questo curriculum che voi avete sviluppato, è un esempio del potere che può avere la collaborazione fra docenti sia all’interno di ogni nazione che attraverso le nazioni. Incarna il potere dell’intelligenza condivisa fra i docenti, per la progettazione e sperimentazione di risorse didattiche ambiziose. Le origini di questo lavoro sono nel curriculum Empowering Global Citizens che ho sviluppato con un gruppo di studenti laureati e che è disponibile in inglese, spagnolo e portoghese. Questo libro è stato utilizzato da migliaia di docenti in tutto il mondo, e il loro feedback mi ha fatto capire quanto grande sia il bisogno di accrescere le risorse didattiche accessibili, e di favorire processi che aiutino a creare e sostenere comunità che pratichino educazione globale all’interno delle scuole. Questo era l’obiettivo del libro, Empowering students to improve the world in sixty lessons. Questo libro è stato tradotto e pubblicato in cinese, spagnolo, portoghese. E ora, grazie a voi, in italiano. Queste pubblicazioni sono infatti una costruzione condivisa, poiché ad ognuna di loro hanno partecipato gruppi di docenti di varie nazioni, che hanno effettuato i cambiamenti necessari per perfezionare l’adattamento di ogni curriculum al proprio contesto. Ho fatto un altro adattamento di questo tipo con 50 docenti di un Master negli Stati Uniti, e insieme abbiamo sviluppato un semplice curriculum di 12 lezioni, che segue esattamente gli stessi principi.
In questo tipo di collaborazione, dove i docenti costruiscono partendo dal lavoro di altri docenti, e dove questo è fatto da molti team in tutto il mondo, stiamo provando la forma di collaborazione necessaria per trovare soluzioni atte a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite. Un’esperienza come questa ci aiuta a capire meglio le capacità che dobbiamo coltivare nei nostri studenti, affinché anche loro possano trovare soluzioni per un mondo migliore. Spero che questo lavoro fatto insieme, possa portare alla creazione di molte comunità per l’esercizio di cittadinanza e educazione globale nelle scuole italiane, in modo che gli insegnanti abbiano le risorse per aiutare gli studenti nell’inizio della loro pratica di educazione globale e nell’istruzione e lo sviluppo di risorse per la creazione del curriculum. Spero che queste comunità createsi nelle scuole trovino dei modi per rimanere in contatto fra di loro, instaurando una rete per un miglioramento concreto, che continui a sostenere l’intelligenza condivisa per un miglioramento costante dell’istruzione così che nelle nostre scuole gli studenti imparino come diventare architetti di un mondo migliore.