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414 ottobre e 30 ottobre, alla “Michelangelo” si prosegue nel mese della pace con incontri realizzati tra le scuole della Rete F2F Puglia”. Con tre scuole: l’Istituto Comprensivo “Montello-Santomauro”, l’Istituto Professionale per I Servizi Commerciali Gorjux-Tridente“ e l’istituto Comprensivo “Garibaldi-Pascoli, si sono realizzate insieme i seguenti eventi:

Il 7 ottobre le  scuole della rete “Dialogues” di Face to Faith hanno incontrato l’Associazione “Libri su misura” per Peace One Day, con la partecipazione della Dott. ssa Angela Leone, vicepresidente e Cecilia Perrillo, responsabile editoriale.

. . .  Abbiamo compreso cosa sono le biblioteche pediatriche , il lavoro di tanti giovani volontari che credono nel potere terapeutico della lettura in ospedale. I bambini restano bambini. Anche quando sono malati, restano sempre più bambini che malati. Con il loro pop corn, con i loro disegni, le loro partite al  biliardino e alla play” e aggiungiamo “con i loro sogni nel cassetto che rivelano quando i volontari vanno a trovarli e volano con i loro sogni e speranze leggendo libri e promuovendo loro la lettura e la scrittura.                               (Sara, Gaia  e Giulia  IIIC)

Il 14 ottobre, invece, le  scuole della rete Face to Faith si  sono incontrate presso la Biblioteca dei ragazzi del Comune di Bari, Centro Futura  (parco 2 Giugno) per un laboratorio di illustrazione per l’infanzia e la realizzazione di  “La favola della pace” per Peace One Day, a cura dell’  Istituto Professionale per I Servizi Commerciali “Gorjux-Tridente“.

…Tanti ragazzi diversi, uniti dalla lettura e dai libri sotto la bandiera della pace.     (Ermanno IIIC)

…In un continente martoriato come l’Africa ci vuole più coraggio in un atto di pace che nel fare la guerrra…      (Sara  e Matteo IIIC)

…Pace è condivisione di pensieri, disponibilità verso il prossimo, fratellanza e rispetto verso gli altri e l’ambiente…      ( Gaia IIIC)

Abbiamo sensibilizzato e coinvolto attivamente la comunità scuola in attività diversificate perchè non rimanessero solo all’ interno delle mura di un’aula, specialmente in un’epoca di “transito” come quella che stiamo vivendo. Si è chiesto alle religioni di reinterpretare il loro patrimonio simbolico, creato in altre epoche, davanti ad altre domande, in altre parole di passare da una grammatica religiosa a un’altra, da un codice religioso a uno nuovo. In tale situazione ciò che può essere assunto come paradigma è la possibilità di costruire il DIALOGO. Di fronte a una realtà sempre più globale e plurale, il meccanismo classico della assimilazione per gestire la presenza dell’alterità non è più praticabile.

Alla Michelangelo si vuole essere:

      antenne che captano risposte di speranza nella cultura;   

 cartografi che disegnino mappe di mondi vivibili;

                                               viaggiatori di strade pacificate;                                                

custodi di valori per tutti.

Notizia a cura della prof.ssa Ketty Mallardi

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