- Considerazioni sulla seconda settimana di blog
- C’è libertà di espressione nel luogo dove vivo? Consigli per affrontare il blog
- Diamo i numeri!
1) Considerazioni sulla seconda settimana di blog
Cari tutti, siamo arrivati all’ultima settimana di blog per il primo cluster!
La “creatura”è cresciuta a vista d’occhio, arricchendosi di nuovi interventi dei ragazzi ma anche di quelli dei docenti; la prima impressione è che gli insegnanti siano più timidi degli allievi nell’esprimersi online…ci sono stati post di qualità in tutte e quattro le sezioni di discussione, ma se si guarda ai contenuti delle mail che sono state scambiate nei team, c’è ancora più ricchezza! A quanto pare per i docenti meglio la mail del blog?
Stanno emergendo alcuni aspetti interessanti e inattesi nella progettazione “razionale”. Per esempio sono in parecchi a sostenere che è più difficile orchestrare i commenti che non gestire i blog (vedi O’BLOG e corrispondenze private). E’ davvero affascinante nei blog più riusciti seguire come i ragazzi si impadroniscono delle regole del gioco, anche rimproverandosi e scusandosi a vicenda “Sinceramente mi aspettavo una risposta più profonda…” E spesso da questi disguidi scaturiscono poi gli scambi migliori. E’ chiaro qui che la parola chiave è LEGGERE, aiutare i ragazzi a costruirsi un percorso di lettura.
Molto interessante anche la dimensione OBLO’, cioè il fatto che tutti possono vedere e ragionare, dall’oblo del loro computer, il lavoro degli altri, ragazzi e docenti. Su questo aspetto sarà importante riflettere.
Anche i nostri esperti hanno incominciato a bloggare; Piero Boscolo ha aperto una quinta sezione, direttamente legata alla didattica in classe, con interrogativi e proposte
Riprendiamo alcune domande di Piero Boscolo che ci sembrano pienamente importanti per il lavoro didattico e invitiamo facilitatori e osservatori a rifletterci sopra, e cimentarsi in qualche risposta ….
Attraverso i blog i ragazzi scoprono il gusto di scrivere oltre che quello di dialogare, ma i compiti di scrittura di scuola non li incoraggiano. Perché?
Le possibili risposte riguardano la paura della valutazione, la scarsa attrattiva degli argomenti su cui si scrive, la percezione di inutilità della scrittura scolastica in confronto alle scritture digitali. Sono, a mio parere, questioni su cui gli insegnanti dovrebbero confrontarsi con gli allievi e tra loro, per cercar di individuare un nuovo significato dello scrivere a scuola.
Non credo ci siano soluzioni pronte a questo problema: si tratta di ipotizzare dei percorsi didattici diversi da quelli tradizionali e di verificarne la possibile efficacia.
Si potrebbe partire dai “deterrenti” cui ho accennato: come “sdrammatizzare” la valutazione? Su quali argomenti scrivere? Scrivere è davvero inutile?
Non dimentichiamo, a questo proposito, che certi bei blog non possono essere stati scritti da “cattivi”scrittori”.
Raimondo Bolletta è intervenuto nel dibattito su come migliorare l’esperienza del TB e tra le varie idee propone di fare una sorta di concorso a posteriori sui blog realizzati… I criteri sono tutti da definire e da pensare bene, ma potrebbe essere un’idea anche per valorizzare il lavoro e i prodotti e offrire ulteriori spunti di riflessione. Qualche idea?
Giovanna e Maria
P.S. Qualche tutor ci mette in cc dei suoi messaggi. Lo gradiamo! Ci permette di addentrarci nella bellezza degli scambi e qualche volta ci fa capire meglio disguidi tecnici su cui si può intervenire.
2) C’è libertà di espressione nel luogo dove vivo? Consigli per affrontare il blog
Federica Peressotti ha riflettuto sulla domanda della terza settimana “C’è libertà di espressione nel luogo dove vivo?” e ha impostato una scaletta per aiutare i ragazzi a esprimersi su questo argomento, sicuramente più impegnativo dei precedenti. La scaletta verrà riportata nella lettera di benvenuto che aprirà la cartella della terza settimana di ogni team
“Per esperienza si tratta della domanda più complessa da affrontare. Nel corso della fase pilot, ci sono stati a mio modo di vedere degli “incartamenti”, non solo perché eravamo alla fine delle settimane, ma molto spesso perché i ragazzi hanno riportato questioni relative al proprio ambiente che non sempre hanno generato interesse e opportunità di scambio dialogico “intenso” (almeno nel gruppo delle mie 4 scuole). Personalmente misembra la domanda che rischia di generare blog meno interessanti e stimolanti rispetto alle prime due. Rivedendo anche quanto proposto dal sito F2F, io proverei a declinarla
Parla di ciò che significa per te essere liberi di esprimersi:
- descrivi le situazioni in cui ti sei sentito libero di esprimerti e di raccontare le tue opinioni/ quelle invece in cui hai sentito che alla tua libertà di esprimerti veniva posto un limite
- quali sono gli ostacoli e le difficoltà che limitano la tua libertà di espressione?
- racconta di quella volta in cui – esercitando la libertà di espressione – nella tua famiglia/classe/scuola/gruppo di amici si è prodotta una situazione di tensione, di controversia
- secondo te è corretto porre dei limiti alla libertà di espressione? parlane e prova a spiegare la tua opinione”
3) Diamo i numeri!
In questo testo troverete lo stato dell’arte di CODIRS, con informazioni anche riguardo il secondo e terzo cluster. Da bravi macinatori di dati, Lorenzo e io vi forniremo qualche cifra, che aiuta a farsi un’idea dell’aspetto quantitativo del progetto ma non solo … i numeri parlano come i vocaboli, se li si sa ascoltare: parola di prof di mate! J
Il ritratto di CODIRS in cifre è fatto così
- Più di 350 studenti hanno finora bloggato divisi in 6 team e ad oggi csono stati postati circa 2700 interventi!!
- 18 facilitatori di altrettante classi stanno lavorando alacremente nelle aule
- 27 osservatori sono attualmente coinvolti ; i post su O’BLOG sono 95, ancora pochi rispetto a quelli attesi, ma immaginiamo che qualcuno che non si è lanciato da subito , voglia riservare il suo contributo per flash finali (dovrebbero essere minimo 160, se si rispetta la richiesta dei 6 interventi per osservatore e poi ci sono quelli liberi dei facilitatori, tutor, esperti, ecc)
- Al momento ci sono 8 team nel Cluster 2 cioè 24 classi con circa 500 allievi tra cui diverse secondarie di secondo grado
- Stiamo arrivando a 7 team nel Cluster 3, cioè 21 classi con circa 450 allievi
In totale quindi CODIRS coinvolge circa 1300 studenti, 160 docenti (63 facilitatori , 82 osservatori e 15 tutor) in 50 scuole sparse sul territorio nazionale!
Il lavoro di organizzazione dei nuovi cluster è stato complesso, abbiamo dovuto spostare diverse classi verso il cluster 3, in quanto questo secondo periodo era sovraffollato.
La lista dei facilitatori del secondo cluster è da ieri notte era nelle mani delle tutor regionali, che stanno eseguendo alcuni controlli; appena avremo i riscontri, formeremo i team aggiungendo anche gli osservatori, spero già giovedì prossimo se non ci sono intoppi del’ultimo minuto.
Intanto Lorenzo sta cominciando a caricare i nuovi studenti sul sito FTF, in modo che già questa settimana sia possibile familiarizzarsi con la piattaforma del team blogging; al tempo stesso, le classi del cluster 2 possono già compilare il questionario iniziale
Ringrazio i tutor che hanno dato disponibilità a fare da coordinatore di team due e anche tre volte(!) ; come al solito, l’anima di questo progetto sono le persone che lo costruiscono giorno per giorno, non risparmiando fatica ma neanche le pacche sulle spalle, i sorrisi di incoraggiamento e le battute ironiche, quando è necessario!
Maria & Lorenzo