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Blog Maria

DIA-BLOG: il blog della ReteDialogues

By 31 Ottobre 2013Febbraio 2nd, 20145 Comments

crossroad 1Se è vero che i sentieri si creano solo percorrendoli, allora quanta è l’ emozione nel condividere con voi l’inizio di questo nuovo cammino chiamato DIA-BLOG: un sentiero che chiede di essere percorso e scoperto insieme, un tracciato -oggi appena segnalato sulla grande cartina del FACE TO FAITH- che nel tempo si propone di diventare, grazie al contributo di tutti, l’itinerario ben delineato di una riflessione comune sull’esperienza affascinante del progetto.
DIA-BLOG cercherà di offrire spunti di confronto, segnalare tendenze e novità progettuali, mettere in comunicazione le diverse anime del FTF, proporre realtà didattiche interessanti, orientare verso nuovi strumenti comunicativi.
E, soprattutto, racconterà esperienze scolastiche di incredibile ordinarietà e straordinaria bellezza: alzi la mano chi di noi, nel mezzo di una videoconferenza, non ha riconosciuto almeno una volta i segni di una dolcissima follia nel ragazzo che, chiesto il microfono, s’inventa una nuova lingua guardando affascinato lo schermo mentre dentro noi -che non smettiamo di sorridergli rassicuranti- sorge il dubbio che non solo la sonda Voyager porti un messaggio umano agli extraterrestri?!
In DIA-BLOG la scoperta del singolo diventerà conoscenza condivisa perché comunicare significa essenzialmente mettere in comune.
Il fisico britannico James Dewar sosteneva  che “i libri e la mente funzionano solo se sono aperti”: la forza di FACE TO FAITH non risiede unicamente nel fascino dell’interculturalità che propone, nella ricchezza del dialogo interreligioso che permette, nella versatilità degli strumenti che offre, ma dimora soprattutto nella capacità di aprire le menti dei ragazzi in modo esperienziale, insegnando loro a scoprire la bellezza della diversità, ad apprezzare l’inesauribile novità  del mondo e a comprendere che la conoscenza di se stessi è possibile solo attraverso lo sguardo dell’altro.
Ci sarà presto occasione per riflettere insieme su questo e molto altro…d’altronde questo non è che il primo passo di un lungo cammino comune.
A presto.

 Federico Gervino
SMS Norberto Bobbio
Torino

 

5 Comments

  • carla gaiba ha detto:

    Grande presentazione, Federico! Se fa venir voglia a ME di partecipare al blog, che tutte le volte che devo fare qualcosa in internet mi tocca legarmi alla sedia stile Alfieri, vuol dire che la tua comunicazione è stata davvero efficace. E davvero illuminante la citazione di Dewar, col parallelo tra libri e mente: deformazione professionale, forse, ma ritengo che anche e soprattutto in questo mare magnum vurtuale in cui ci troviamo giocoforza a navigare insieme ai nostri alunni, faccia molto bene citare ogni tanto i cari vecchi libri. O no? Ciao!! carla

  • ketty mallardi ha detto:

    Oggi 18 novembre 2013, qui a Roma, comincia il cammino sui sentieri della piattaforma italiana del nostro progetto. Come al solito, la tua profondità di pensiero piacevolmente mi sorprende, Federico, e mi cattura. Sono circa due ore, che, incollata volontariamente sulla sedia… e non coma Alfieri cara Carla, in questa camera d’albergo mi trovo a ripercorrere con emozione tutti i percorsi già insieme esplorati in questi tre anni. Quanti sentieri da aprire, quante perplessità da dipanare, quanta sperimentazione e ora … aprendo e chiudendo tendine del sito, leggendo allegati e salvando qua e là sul desktop mi trovo già pensare al futuro con tutti voi. Good trip for us all.
    Ketty

  • giovanna barzanò ha detto:

    C’è stato davvero un grande incrocio di sentieri e percorsi nel nostro seminario di coordinamento del 18 e 19… Arrivare ad una riunione con tanto lavoro sulle spalle e la voglia di condividerlo e sentirlo “criticare” per migliorarlo ancora è una ricetta quasi infallibile per creare un dialogo profondo…
    Stiamo cominciando a catturare l'”incredibile ordinarietà e la straordinaria bellezza” del nostro fare, di cui parla Federico, finalmente! Almeno un po’…qualche traccia…
    La cosa più appassionante è vedere come i nostri fatti e le nostre idee acquisiscono nuove forme e una nuova solidità nel confronto all’interno di un framework comune.
    Vorrei proporre di creare una mailing list per spedire le riflessioni di questo blog a tutti i membri del gruppo F2F Italy.
    Ieri non ne abbiamo parlato, ma mi sembra importante… quando nella posta di ogni giorno fa capolino una bella riflessione o anche un semplice commento è sempre una bella sorpresa ed è più immediato raccogliere l’invito a rispondere…

  • Lorenza Marson ha detto:

    Volevo attendere la tranquillità delle vacanze natalizie per tracciare un segno in questo spazio ma stasera sento che posso bloccare per un po’ la frenesia del lavoro di questi giorni. Mi piace paragonare questa mia riflessione ad una sottile traccia di matita che unita ad altri segni sicuramente ben più marcati e colorati segnano i contorni di questa grande esperienza.
    .. mi fermo un attimo e respiro a fondo per non rischiare di lasciare commenti banali ma vorrei riuscire a spiegare come l’incontro con FTF ha “scompigliato” (termine che suona bene) le mie incerte sicurezze.
    Dopo Orff e il suo strumentario questa è l’esperienza più gratificante, coinvolgente e completa per il mio lavoro di insegnante. Ho provato poi ad unire le strategie del percorso FTF alle mie attività laboratoriali e sono usciti decisi miglioramenti nelle relazioni tra pari … avrete capito che materia insegno… anche se ahimè con orario di semiesonero perché non riesco più a togliermi l’abito di vicepreside.
    La frenetica attività di questi mesi sintetizzata con l’espressione da “PeaceOneDay” a “TalkBackToHate” e che ha coinvolto quattro classi su sei sta dimostrando che FTF da progetto può diventare metodologia ordinaria ed è questa strada che vorremmo provare a seguire nella convinzione che ciò che il progetto propone come tematiche, metodi, percorsi, opportunità soddisfa pienamente quanto ci richiedono le Indicazioni Nazionali consentendo davvero lo sviluppo delle famose otto competenze europee.
    Adesso mi concedo uno spazio forse un po’ troppo sentimentale ma lasciatemelo fare: io non so parlare bene e so di non essere molto colta, spesso funziono un po’ troppo con il cuore rischiando di essere poco professionale ma è così …. E con i ragazzi funziona…. Ed è esattamente quello che ho provato subito la prima volta che a Paese ho incontrato i volti e le parole di Face ToFaith ….

  • Simonetta Murri ha detto:

    viva l’entusiasmo che rimane ancora il motore della scuola per chi crede al ruolo importantissimo dei docenti nell’accompagnare i bambini nel loro cammino di cittadini del mondo.. Mi auguro che a livello Ministeriale si tovino i fondi per finanziare e diffondere questo modo di fare lezione di vita

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