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1   Se tutti noi vogliamo la pace, la dobbiamo costruire con i mezzi che abbiamo a disposizione, quindi noi insegnanti abbiamo considerato la proposta di Jeremy Gilley, tramite F2F, non solo come un’opportunità didattica, ma anche come occasione per aiutare i nostri alunni a sviluppare una propria capacità interpretativa, affinché in futuro possano essere in grado di mettere in campo  soluzioni “buone” per le problematiche globali.

Il 21 settembre abbiamo realizzato, a scuola, un incontro d’informazione/sensibilizzazione con le tre classi (IA,IE e IIIC) di F2F e  l’Istituto Buddista Italiano Sokka Gakkai in vista della mostra “Senza/atomica, trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”. La mostra si terrà a novembre nella nostra città, ma bisognava essere preparati a gustare la proposta di pace! Ospiti d’ onore sono state le volontarie Dott.sse  Monia De Bernardis,   Raffaella Cutolo e Annarita Lavermicocca del Comitato docenti e guide dell’associazione.

I ragazzi hanno scoperto che:

…Scopo della pratica buddista è quello di rafforzare lo stato interiore, in modo da affrontare e trasformare le situazioni più difficili e negative…                                                                                                                                                                  classe I E…                     

 Il buddismo parla di integrità, libertà interiore e compassione attraverso i quali superiamo i limiti dell’egoismo… ci adoperiamo per il benessere degli altri in un ottica  di condivisione tra i popoli…                                                              classe IA  

… che bisogna passare dalla sicurezza basata sulla forza alla sicurezza basata sul soddisfacimento dei bisogni di tutti e di ciascuno… basato sul rispetto dell’altro…                                                                                                                           classe IIIC

Innazitutto, ci si è chiesti perchè interessarci di pace?

E’ emerso che in un mondo dove la violenza regna fosse importante lavorare sulle modalità distruttive della gestione del conflitto. Si è arrivati a definire la pace non in maniera statica, come semplice assenza ideale e astorica di conflitti, bensì in maniera dinamica come capacità di risoluzione creativa e nonviolenta del conflitto. Si sono realizzati poi  approfondimenti anche sulla Repubblica Democratica del Congo e sulla zona dei Grandi Laghi in africa.(GLR)  utilizzando la Peace Day Tumblr page di WWW.peaceoneday.org e le risorse offerte dalla piattaforma  F2F. Filo rosso unificatore per il nostro mese della pace è stato quanto proposto nelle linee guida delle progettualità: “Face to Faith”, Direzione Affari Internazionali MIUR, promosso dalla Tony Blair . Si sono prodotti dal 21 settembre e in ottobre testi, disegni, cartelloni, PPT, performance mimico/gestuali, messaggi, balletti, tweet, video, stop motion …

Notizia a cura della Prof.ssa Ketty Mallardi

Link per leggere l’articolo nel sito della “Michelangelo” sulla mostra:

http://www.scuolamichelangelo.gov.it/sito13/96-mostra-senzatomica-trasformare-lo-spirito-umano-per-un-mondo-libero-da-armi-nucleari.html

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 Qui troverete un’ assemblaggio di danze, stop motion e spontanee performances delle classi IIF, IIIF e IIIC .

https://www.youtube.com/watch?v=3kLAPhEiH8s