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Il giorno 15 dicembre, tramite un collegamento in  videoconferenza multipoint, è iniziato il corso di formazione di Rete Dialogues sul tema della documentazione, in collaborazione con la fondazione Reggio Children .
La pedagogista Deanna Margini, l’atelierista Mirella Ruozzi e l’atelierista digitale Sara De Poi hanno lavorato con una decina di gruppi d docenti riuniti nelle scuole di 7 regioni italiane.

Nelle parole degli organizzatori del corso sono illustrate finalità, modalità e aspettative di questa innovativa modalità di formazione.

Cari Corsisti
vi diamo un caloroso benvenuto nel percorso di sviluppo professionale di Rete Dialogues 2016-2017 Rendere visibili SGUARDI e PENSIERI di bambini, ragazzi e adulti sul mondo. Documentare per comunicare.

Attraverso le parole straripanti di aspettative, riportate nel modulo di adesione dalla nostra collega Loredana Fregonese: “Rete Dialogues & Reggio Children rappresentano due eccellenze formative, perciò ritengo di avere molto da apprendere e contestualmente trasmettere…”.

Questa percezione di eccellenza è certamente il frutto del lavoro di tutti -organizzatori, tutor e partecipanti- e sarà un impegno coinvolgente per tutti corrispondere all’aspettativa comune!

In parallelo con lo spirito verticale della ricerca-azione del progetto FASPA (FAcciamoli Scrivere in Pace) -che ha visto lavorare docenti di scuole di ordine diverso- in linea con il curricolo continuo della scuola italiana, anche il corso Sguardi… ha un gruppo di partecipanti misto. Una sessantina di colleghi “diversi” per appartenenza geografica (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia, Sicilia), ordine di scuola (dall’infanzia alla secondaria di secondo grado), discipline insegnate. Siamo davvero orgogliosi di questa composizione ……. frutto di un collage/sintesi dei questionari da voi compilati per l’indagine preliminare esplorativa su interessi e motivazioni

La finalità di questo percorso di formazione è di costruire nuove competenze documentative e comunicative per insegnanti e studenti, mettendo l’accento sulla strategia riflessiva della documentazione e sulla relazione tra documentazione e comunicazione.

Strategie didattiche e processi si attiveranno con gli studenti relativamente alle tematiche proposte, attraverso una documentazione che a sua volta diventerà oggetto di riflessione e rielaborazione del gruppo. Non si trascureranno le tecniche, ma il focus sarà sui processi.

Anche la metodologia di proposta di questo percorso è un esperimento innovativo che abbiamo studiato insieme con cura: sarà da vivere in modo collaborativo e partecipato, fronteggiando gli imprevisti e le incertezze che fanno parte dell’avventura, con il supporto dei colleghi tutor dei diversi gruppi regionali. L’intento è quello di realizzare un percorso di sviluppo pertinente nei suoi presupposti teorici, ma centrato sulla pratica riflessiva e critica. Si cercherà di valorizzare al meglio le risorse e i talenti dei docenti, utilizzando modalità flessibili, seppure all’interno di un framework rigoroso. Questo richiederà per noi organizzatori –e soprattutto per i tutor regionali- un lavoro taylor made, come dicono gli inglesi: tagli di sartoria adatti ad ognuno. Va da sé che ogni partecipante ci metterà del suo, con il meglio delle sue capacità di impegno e con responsabilità, bilanciando la sua narrazione individuale con le esigenze della narrazione collettiva.

Innanzitutto siamo nell’ambito di una prospettiva di “apprendimento intergenerazionale”: imparano insieme i docenti e gli studenti. Infatti, la teoria è direttamente abbinata alla pratica in classe in un rapporto di “nutrimento” reciproco.

In secondo luogo si intrecciano più modalità di lavoro: incontri in presenza con partecipazioni di tutor ed esperti in persona e online con collegamenti multipoint, letture, consultazioni di documenti visivi e scritti e produzione/condivisione di artefatti, riflessioni e commenti in presenza e online, lavoro in classe con gli alunni, produzione di artefatti.

Infine -last but not least-, dopo aver vigorosamente sottolineato l’importanza del processo, saranno cruciali i prodotti. Ci dovremmo trovare con una varietà di realizzazioni che costituiranno una bella rassegna da condividere!

Il numero di ore di formazione formalmente riconosciute dall’attestato ministeriale di Rete Dialogues, terrà conto sia degli incontri in presenza/collegamento che del lavoro di classe e individualmente svolto a casa. Sarà diverso per i membri dei team di ricerca-azione (che seguiranno il corso realizzando un prodotto con la supervisione diretta di Reggio Children) e i partecipanti-osservatori e/o osservatori-sperimentatori (che seguiranno le attività e realizzeranno o meno prodotti con una supervisione tra pari).

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Con i migliori auguri di buon lavoro

Giovanna Barzanò, Ketty Mallardi e Luca Fatticcioni

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