VIsita a “Moving off the land II” dell’artista Joan Jonas – Venezia, 23 luglio 2019
E’ disponibile del resoconto al Seminario Nazionale/Scuola Estiva di Rete Dialogues 2019: esso è frutto di un lavoro corale di esperti e docenti, che hanno raccolto, organizzato e commentato i materiali e le attività svolte durante il seminario: a settembre sarà pubblicata anche una galleria di immagini
Questo lavoro di follow up fa parte del percorso del convegno residenziale di luglio; è ricco di idee per l’anno prossimo, abbiamo fatto uno sforzo estivo per farvelo avere al più presto, perché crediamo che valga la pena di rifletterci tutti sopra.
RIcordiamo ai partecipanti che per ricevere la’ttestato è necessario cmopletare completare le ore richieste per l’attestato (il minimo è 30) con l’esecuzione della parte online: per fare ciò potete compilare l’allegata scheda di riflessionepost seminario, da spedire a [email protected]entro il 1 settemebre
Vi suggeriamo di leggere attentamente il resoconto prima e durante la compilazione della scheda, perché potrà esservi di ispirazione e di aiuto.
Rete Dialogues, in collaborazione con la casa Editrice Pearson, l’I.C. Enrico Fermi di Romano di Lombardia (BG)e la Servizi Comunali SpA ha organizzato il convegno
TRA SCARTO E RIGENERAZIONE : GUARDARE AI RIFIUTI CON OCCHI ANTICHI E NUOVI
Incontro di formazione in occasione della presentazione del volume:
MARTEDì 18 DICEMBRE dalle ore 15 alle ore 19 nella Sala Polifunzionale dell’ Istituto Comprensivo “Fermi” Via G. da Romano, 27 ROMANO DI LOMBARDIA (BG)
PROGRAMMA
Accoglienza e registrazione dei partecipanti
Saluti e introduzione Patrizia Giaveri –Dirigente IC Fermi – Romano di Lombardia Giovanna Barzanò – DIrigente Tecnico DGSOV MIUR Emilio Zanette – Pearson Italia
VIdeo messaggio di Fernando Reimers Ford Foundation Professor of Practice in International Education,HarvardGraduate School of Education
Rete Dialogues e le 60 lezioni Luca Fatticcioni – Docente di Lettere SSIG E. Fermi – Romano di Lombardia Maria Lissoni – Docente di Matematica e Scienze SSIG grado N. Bobbio (Torino)
Introduzione al tema: documenti dall’esperienza La mensa ecologica della scuola M. Hack di Cortenuova Dai rifiuti all’arte: M’Horò (presentato daA. Falbo)
Guardare all’antichità per promuovere una nuova concezione dello scarto Alberto Peratoner – Docente di Antropologia Filosofica – Facoltà teologicadel Triveneto
Per una cultura delle 5 R del rifiuto: Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero Enrico de Tavonatti – Amministratore delegato Servizi Comunali S.p.A.
Rete Dialogues, in collaborazione con la casa Editrice Pearson, il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Bari e la SS1G Michelangelo di Bari ha organizzato il convegno
COMPETENZE PER LA CITTADINANZA GLOBALE, LA PACE E LA SOSTENIBILITA’:
VALUTARE COSA, VALUTARE COME
Incontro di formazione in occasione della presentazione del volume:
Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile 60 lezioni per un curricolo verticale A cura di F.Reimers, G.Barzanò, L.Fisichella, M .Lissoni per le edizioni Quaderni di Pearson Academy
Il convegno si svolgerà
giovedì 29 NOVEMBRE dalle ore15.00 alle ore 19.00 presso Aula Don Tonino Bello, Via Crisanzio 42, Bari
PROGRAMMA
Accoglienza e registrazione dei partecipanti
Saluti e introduzione
Linda Cassibba Direttore Dipartimento FORPSICOM Antonietta Scurani Dirigente SSSI Michelangelo – Bari GiovannaBarzanò Dirigente Tecnico, DGOSVMIUR
Saluti Pearson Italia
FernandoReimers Ford Foundation Professor ofPracticein InternationalEducation, Harvard Graduate School ofEducation Video messaggio
ReteDialogues e le 60 lezioni
Rocca Mallardi Docente IRC, SSSI Michelangelo – Bari
Valutare le competenze per la Cittadinanza Globale
Beatrice Ligorio Docente di Psicologia dell’Educazione – Università di Bari Andrea Bosco Docente di Psicometria – Università di Bari Rosa Di Maso Ricercatrice – Università di Bari
Domande e discussione
Ai partecipanti sarà consegnata una copia del volume e verrà rilasciato un attestato di frequenza (Dir. 170/2016)
Rete Dialogues, in collaborazione con la casa Editrice Pearson e il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Cataniaha organizzato il convegno
La cultura della convivenza
Incontro di formazione in occasione della presentazione del volume:
Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile 60 lezioni per un curricolo verticale A cura di F.Reimers, G.Barzanò, L.Fisichella, M .Lissoni per le edizioni Quaderni di Pearson Academy
Il convegno si svolgerà
mercoledì 28 NOVEMBRE dalle ore 15.30 alle ore 19.30 presso Liceo Galileo Galilei,
Via Vescovo Maurizio 73-75, Catania
Accoglienza e registrazione deipartecipanti
Saluti e Introduzione
Gabriella Chisari Dirigente Liceo Galileo Galilei – Catania
LoredanaFisichella Docente di Lingua e Civiltà Inglese Liceo G. Galilei – Catania
Rita Toro Docente diLingua e Civiltà Spagnola, Liceo F. De Sanctis – Paternò (CT)
L’importanza dell’educazione alla cittadinanza globale
FernandoReimers Ford Foundation Professor ofPracticein InternationalEducation,Harvard Graduate School ofEducation In collegamento video dall?università di harvard
La cultura della convivenza
Claudio Corbino Presidente Associazione Diplomatici
Riflessioni conclusive
GiovannaBarzanò Dirigente Tecnico, DGOSVMIUR
Domande e discussione
Ai partecipanti sarà consegnata una copia del volume e verrà rilasciato un attestato di frequenza (Dir. 170/2016)
Il Seminario Educare alla cittadinanza interculturale, svoltosi presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre, ha visto la partecipazione di un numeroso e variegato pubblico: docenti e dirigenti di scuole di ogni ordine e grado, studenti e ricercatori universitari, operatori di associazioni interculturali.
La presentazione del volume Cittadinanza Globale e Sviluppo Sostenibile – 60 lezioni per un curricolo verticale, curato da F.Reimers (Harvard University) e da Rete Dialogues per le edizioni Pearson, ha suscitato in particolare un grande interesse: una copia del libro è stata distribuita gratuitamente a tutti i partecipanti.
Massimiliano Fiorucci (Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione) ha aperto il convegno, salutando i presenti e introducendo i partecipanti collegati in videoconferenza: Lorenzo Raffio del progetto Generation Global (da Londra) che ha contestualizzato la pubblicazione del libro nelle attività didattiche di Cittadinanza Globale svolte in collaborazione con Rete Dialogues, e le scuole IC Casteller di Paese (Treviso) e IC Città Castiglion Fiorentino (Arezzo). Emilio Zanette, (edizioni Pearson) ha raccontato come ha accolto con entusiasmo la proposta di Giovanna Barzanò, dirigente tecnico MIUR e mentore di Rete Dialogues, di pubblicare il libro, il primo in Italia che offra un curricolo verticale sulle competenze trasversali necessarie ai giovani per affrontare un mondo globalizzato; l’ idea di sostenibilità come superamento delle disuguaglianze, come vera equità non può che vedere la scuola come protagonista, con un ruolo incisivo che la casa editrice Pearson, da sempre attenta a una formazione di qualità, appoggia con convinzione. Andreina Le Foche (dirigente IC Settembrini, Roma – scuola capofila di Rete Dialogues) ha focalizzato l’attenzione sui rapidi cambiamenti in atto nel mondo e di come la scuola debba andare loro incontr.
I partecipanti collegati in videoconferenza
Emilio Zanette, delle Edizioni Pearson
Andreina Le FOche, dirigente dell’IC Settembrini di Roma
Elena Zacchilli (dirigente Liceo Machiavelli, Roma) ha riportato dell’entusiasmo col quale ha seguito la genesi di questa opera interculturale, intergenerazionale, di formazione e ricerca-azione, augurandosi che molte scuole sperimentino i materiali didattici in esso presentati.
A questi interventi è seguita la Lectio Magistralis sull’Educaizone alla Cittadinanza Interculturale di Massimiliano Fiorucci, che ha dedicato al libro una pregiata prefazione: “ognuno è responsabile della costruzione di una cultura della convivenza. Nell’era in cui si vivono le migrazioni senza un progetto comune e ci si fanno false rappresentazioni di esse, val la pena pensare ad una terza via italiana che non ripeta gli errori dell’assimilazionismo francese e del multiculturalismo anglosassone. Val la pena seguire la via che conosce e apprezza le differenze, ricerca la coesione sociale, mira ad una cittadinanza pluralista attenta a costruire una convergenza verso valori comuni”. Presentando i dati sugli esiti e la dispersione scolastica Fiorucci fa presente il rischio di esclusione dei ragazzi di origine straniera nella scuola e nella società: “tra i principali campi di intervento per rendere effettiva la cittadinanza sottolinea come sia importante la formazione interculturale degli insegnanti; il che non vuol dire aggiungere contenuti all’insegnamento, ma rileggere in chiave interculturale i saperi, accompagnare gli studenti a traghettare da un etnocentrismo critico ad un’identità non statica”.
Il tavolo dei relatori
La dirigente Elena Zacchilli del Liceo Machiavelli di Roma
Il prof. Massimilano Fiorucci sfoglia il libro
Un momento della Lectio Magistralis di Massimiliano Fiorucci
Giovanna Barzanò (dirigente tecnico MIUR ) introduce la proiezione di un breve video in cui Fernando Reimers (Harvard graduate School of Education) si rivolge alla platea romana: il professore americano di origine venezuelana presenta il progetto del libro “Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile …” nelle sue finalità di contrasto “alla nuova forma di populismo nazionale che svalorizza l’idea cosmopolita per la quale l’umanità è in grado di collaborare collaborare, attraverso tutte le diversità, sulla strada verso il progresso umano e la sostenibilità”) e nella sua modalità di realizzazione, che evidenzia “l’importanza di una rete di docenti nello sviluppo di risorse di alta qualità e nel supporto delle trasformazioni necessarie all’istruzione, affinché gli studenti sviluppino le competenze necessarie per ideare il futuro”. L’opera è attualmente disponibile in inglese, spagnolo, portoghese e ora anche in italiano.
la dott.ssa Barzanò e il prof. Fiorucci al tavolo dei relatori
Un momento del video di Fernando Reimers
L’edizione americana e quella italiana del libro
Loredana Fisichella (Liceo Galilei – Catania) entra nel dettaglio della pubblicazione: un’agile proposta in termini di tempistica e modalità, rivolta a tutta la comunità scolastica e non solo al singolo docente, dove gli studenti hanno un ruolo sicuramente attivo. Vengono presentate due “lezioni tipo” di scuola primaria e secondaria.
Segue il collegamento in diretta con Harvard, un question time con Fernando Reimers: per il professore americano viviamo in un tempo in cui si confonde patriottismo con nazionalismo, dove è diventato urgente ridefinire cos’è il globale. Egli rivolge quindi un accorato appello ai docenti, affinchè si dedichino con urgenza a sensibilizzare i giovani verso le emergenze globali, partendo dalla cura del contesto in cui vivono, invitandoli a costruire prodotti “concreti”, a cimentarsi nella pratica sul campo della cittadinanza attiva: ribadisce inoltre l’importanza di far dialogare docenti ed educatori in contesti culturali differenti sulle stesse tematiche globali. Giovanna Barzanò, interagendo con Reimers nell’intervista, individua nell’intervento di quest’ultimo la stessa urgenza di ridefinizione dei concetti di ‘interculturalità’ e ‘globalità’ messa in evidenza dal prof. M. Fiorucci. La ridefinizione di concetti, di lavoro, di self assessment non può che avvenire in una rete di lavoro, in una “intelligenza collettiva”, in una dialettica che celebra la differenza”
Loredana Fisichella del Liceo Galilei di Catania
Fernando Reimers in diretta da Harvad
Le dirigenti MIUR Langè e Barzanò interagisocno con Reimers nel question time
Maria Lissoni (SS1G Bobbio – Torino) riallacciandosi al discorso di Fernando Reimers sulle reti di docenti, presenta Rete Dialogues nel suo percorso di ricerca-azione e formazione, che l’ha portata ad diventare una vera e propria Comunità di apprendimento professionale (PLC – Professional Learning Community) in cui è stato possibile sviluppare un progetto complesso e articolato come il libro; questo’opera vuole però essere solo il punto di partenza di un viaggio, che deve proseguire con la sperimentazione, con corsi di formazione e ricerca azione, sempre nell’ottica della modalità PLC.L’intervento conclusivo è di Gisella Langè che inquadra il libro all’interno del sistema di valutazione internazionale: “Secondo le nuove indicazioni PISA, per Competenza Globale si intende la capacità di esaminare questioni locali, globali e interculturali, di impegnarsi in interazioni efficaci con persone di culture diverse e di agire per il benessere collettivo e lo sviluppo sostenibile”. Langè ribadisce la centralità del ruolo del docente perché “Per lavorare allo sviluppo di competenze globali, occorre essere insegnanti globali, persone capaci di sviluppare la dimensione internazionale, di condividere un quadro comune di valori che trascendono le singole nazioni e culture”; conclude il suo intervento e il seminario con un’importante considerazione: “Allineato con le nuove competenze globali di PISA 2018, il volume Cittadinanza Globale e Sviluppo Sostenibile aspira ad essere una proposta di curriculo globale, se non un ‘actual global curriculum’, un ‘de facto global curriculum”
In occasione della presentazione del libro “CIttadinanza globale e sviluppo sostenibile”, Fernando Reimers (professore ad Harvard e autore del libro originale on lingua inglese) ha inviato un video messaggio al pubblico del seminario “Educare alla cittadinanza interculturale”, all’interno del quale si svolgeva l’evento.
Il discorso è stato tradotto da Giulia Colantuono, il video sottotitolato da Luca Fatticcioni.
Mi chiamo Fernando Reimers, sono docente della cattedra Ford Foundation per l’educazione internazionale alla Harvard Graduate School of Education. È davvero un piacere essere qui con voi, per la presentazione del libro “Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile. 60 lezioni per un curriculum verticale”. Voglio ringraziare Giovanna Barzanò, Loredana Fisichella e Maria Lissoni per la conduzione di questo processo collaborativo in cui hanno preso parte moltissimi docenti straordinari d’Italia, che hanno tradotto e adattato in italiano il libro Empowering students to improve the world in sixty lessons, allineando tutti i contenuti al curriculum nazionale italiano.
Due sono i motivi per cui questa collaborazione è importante. Il primo è che, al giorno d’oggi, ci troviamo di fronte alla crescita di una nuova forma di populismo nazionale che svalorizza l’idea cosmopolita per la quale l’umanità possa collaborare, attraverso tutte le diversità, nella strada verso il progresso umano e la sostenibilità. La Dichiarazione universale dei diritti umani e gli Obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite, sono esempi di accordi globali, che esprimono la speranza che le persone possano migliorare il mondo lavorando insieme, attraverso tutte le diversità. Ed è questa speranza che viene messa alla prova da queste nuove forme di populismo internazionale. Le scuole hanno una grande responsabilità nel fornire agli studenti le capacità e le abitudini mentali necessarie affinché queste speranze cosmopolite si avverino. E tutto ciò è essenziale per realizzare un curriculum di alta qualità. Il curriculum che presentiamo oggi è un esempio di come possiamo passare da obiettivi di ampia portata – come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – a programmi di lezioni concrete, coerentemente allineate all’interno dello stesso livello scolastico e tra livelli diversi. Questo curriculum è un esempio del tipo di innovazione necessaria per far sì che l’istruzione abbia maggiore rilievo nell’affrontare le necessità dei nostri tempi. Come rendere il lavoro che gli studenti fanno a scuola capace di affrontare sfide reali e ambiziose, come coinvolgere la loro immaginazione, creatività, e il significato dell’operare di studenti e insegnanti?
Il secondo motivo per cui questa collaborazione è importante, è perché illustra l’importanza che può avere una rete di docenti nello sviluppo di risorse di alta qualità e nel supporto delle trasformazioni necessarie all’istruzione, affinché gli studenti sviluppino le competenze necessarie per ideare il futuro. Questo curriculum che voi avete sviluppato, è un esempio del potere che può avere la collaborazione fra docenti sia all’interno di ogni nazione che attraverso le nazioni. Incarna il potere dell’intelligenza condivisa fra i docenti, per la progettazione e sperimentazione di risorse didattiche ambiziose. Le origini di questo lavoro sono nel curriculum Empowering Global Citizens che ho sviluppato con un gruppo di studenti laureati e che è disponibile in inglese, spagnolo e portoghese. Questo libro è stato utilizzato da migliaia di docenti in tutto il mondo, e il loro feedback mi ha fatto capire quanto grande sia il bisogno di accrescere le risorse didattiche accessibili, e di favorire processi che aiutino a creare e sostenere comunità che pratichino educazione globale all’interno delle scuole. Questo era l’obiettivo del libro, Empowering students to improve the world in sixty lessons. Questo libro è stato tradotto e pubblicato in cinese, spagnolo, portoghese. E ora, grazie a voi, in italiano. Queste pubblicazioni sono infatti una costruzione condivisa, poiché ad ognuna di loro hanno partecipato gruppi di docenti di varie nazioni, che hanno effettuato i cambiamenti necessari per perfezionare l’adattamento di ogni curriculum al proprio contesto. Ho fatto un altro adattamento di questo tipo con 50 docenti di un Master negli Stati Uniti, e insieme abbiamo sviluppato un semplice curriculum di 12 lezioni, che segue esattamente gli stessi principi.
In questo tipo di collaborazione, dove i docenti costruiscono partendo dal lavoro di altri docenti, e dove questo è fatto da molti team in tutto il mondo, stiamo provando la forma di collaborazione necessaria per trovare soluzioni atte a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite. Un’esperienza come questa ci aiuta a capire meglio le capacità che dobbiamo coltivare nei nostri studenti, affinché anche loro possano trovare soluzioni per un mondo migliore. Spero che questo lavoro fatto insieme, possa portare alla creazione di molte comunità per l’esercizio di cittadinanza e educazione globale nelle scuole italiane, in modo che gli insegnanti abbiano le risorse per aiutare gli studenti nell’inizio della loro pratica di educazione globale e nell’istruzione e lo sviluppo di risorse per la creazione del curriculum. Spero che queste comunità createsi nelle scuole trovino dei modi per rimanere in contatto fra di loro, instaurando una rete per un miglioramento concreto, che continui a sostenere l’intelligenza condivisa per un miglioramento costante dell’istruzione così che nelle nostre scuole gli studenti imparino come diventare architetti di un mondo migliore.