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Presentazione del docufilm “La mia quarantena”

 

Rete Dialogues, in collaborazione con  l’Istituto Omnicomprensivo “G.Marcelli” di Foiano della Chiana (Arezzo) , organizza la presentazione del docufilm

LA MIA QUARANTENA

L’evento si terrà VENERDì 5 Marzo 2021
dalle ore 10:00 alle ore 12:00

in Piazza Licio Nencetti 3 – Foiano

in collegamento videoconferenza con le scuole di Rete Dialogues,
per far assistere i propri allievi a questa anteprima

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per ulteriori informazioni, scrivete a
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Scarica il programma dell’evento


PROGRAMMA del 5 MARZO

Introduzione di Rachid Benhadj – Regista e sceneggiatore

Autore di ll pane nudo (2005) premio I globi d’oro I film da non dimenticare; Matares (2019), premio Festival del Cinema Pan Africano di Cannes 2020

Proiezione del docufilm La mia Quarantena

A SEGUIRE

Conferenza stampa con le principali testate giornalistiche locali

INTERVENTI DI:

lacopo Maccioni – Scrittore

Giovanna Barzané – Ispettrice Ministero Istruzione


Dalla lettera di invito alla Presentazione

Tutto nasce nell’aprile 2020, quando abbiamo accolto a braccia aperte la proposta di Rachid Benhadj, regista che in questi anni ha accompagnato con la sua vis narrativa diverse avventure di Rete Dialogues, facendo toccare con mano a molti la grande generatività del contatto profondo e vissuto tra la scuola e gli artisti (docufilm Aspettando il maestro (2014), alle testimonianze sulla costruzione dei suoi film, ai seminari nazionali, al progetto Dialoghi in Piazza di Roma) …
Questa volta l’ idea è stata: chiediamo ad alcuni ragazzi di filmare con il cellulare le proprie esperienze e emozioni durante il lockdown…
37 ragazzi di 13 scuole hanno offerto i loro video:  Rachid ha  ha scandagliato ogni cosa, ha utilizzato le idee di tutti e i materiali che servivano alla storia che questo patrimonio ha sollecitato nella sua ideazione … da un’idea artistica che suonava quasi come una provocazione, è nato un percorso, un gruppo di lavoro se ne è preso cura e ne è risultato un prodotto originale dal forte valore comunicativo, che coglie frammenti di storia e da voce alle emozioni dei ragazzi.

Verità e bellezza nelle religioni del mondo all’OC Marcelli di Foiano

Nell’anno scFoianoolastico 2013-2014,  la classe  2A dell’I.O. G. Marcelli di Foiano della Chiana – Arezzo, nell’ambito del progetto Face to Faith, ha svolto un lavoro interdisciplinare coordinato dai docenti di Arte e Immagine, Inglese e Religione affrontando il tema dell’Arte dell’Espressione, riferita alla verità e bellezza nelle religioni del mondo espresse attraverso l’arte, in particolare l’architettura.

ragazza

Il CuboVision con i simboli delle religioni

La classe ha prodotto un elaborato denominato “Cubo Vision” attraverso la realizzazione di un vero e proprio puzzle tridimensionale, visione delle varie culture e religioni presenti nel mondo.

L’esperienza personale di ogni alunno ha positivamente influenzato tutto il lavoro, in ragione anche del fatto che ben 5 sono le religioni professate nella classe, ed ha stimolato e valorizzato le capacità di riflessione.

notizia segnalata dai Proff. Manco Marcella, Pecchi Alessia, Balò Stefania e Sauro Tavarnesi

“I diritti delle donne e diritti dell’umanità”, 10 Dicembre 2013, Foiano della Chiana (AR)

Le classi terze hanno partecipato al 17° Meeting dei diritti umani portando il loro contributo in una delle edizioni più affollate degli ultimi anni. Presentava la manifestazione il cantante Roberto Vecchioni insieme alla giornalista Serena Dandini da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne. Questo tema di così grande attualità ha riscosso un grande successo sia tra le ragazze che tra i ragazzi.

Un regista a scuola: Rachid Benhadj incontra le scuole FTF della Toscana

Foiano della Chiana, 07/11/2013: il regista Rachid Benhadj incontra gli studenti delle scuole Monte San Savino, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Foiano della Chiana.

_DSC8563-Modifica-È l’una ormai, stiamo qui da tre ore… se non c’è magari proprio un’ultima domanda…
Le domande meditate e preparate sono ormai finite. Già da un bel po’ i ragazzi si stanno abilmente avventurando a improvvisare, per dare forma alle nuove curiosità sorte al momento dal dialogo con il regista Rachid Benhadj, che hanno atteso con emozione dopo aver visto il suo film “Il Pane nudo”.
Forse c’è ancora un piccolo spazio, ma è davvero l’una: un attimo di esitazione e un applauso rompe il silenzio della sala. Sempre più forte, quasi cento secondi che sembrano non finire più, così al di là dalle righe della convenienza.
Si alza in piedi Rachid, ride di cuore.
Il suo luminoso sorriso -già occhieggiato sull’internet da adulti e ragazzi che hanno “studiato” le sue opere per prepararsi all’incontro- adesso è ancora lì, insieme a lui in carne ed ossa:
-Okay, okay …tornerò ancora… non vi libererete tanto facilmente di me, dopo una giornata così!
Ridono proprio gli occhi di tutti mentre si svuota lentamente la sala “dopo una giornata così”. Ridono convinti, dopo tre ore di domande e risposte senza bisogno di intervalli, gli occhi dei 130 ragazzi in rappresentanza di altri 200 compagni di Foiano, Civitella, Monte San Savino e Castiglion Fiorentino che non potevano trovare posto nella piccola sala. Ridono gli occhi degli insegnanti e dei presidi che sedevano insieme a loro, come loro più curiosi e coinvolti che mai La preside di Foiano, riprende un po’ fiato, finalmente. Oggi ha “servito” davvero gli alunni, e in un modo inconsueto: era lei la valletta che balzava agilmente tra le mani alzate, porgendo ad ognuno il microfono per la sua domanda.

sala foiano 1Regista importante di fama internazionale, algerino da lungo tempo in Italia, Rachid Benhadj è stato proprio un ospite di grande rilievo. Ha camminato molto nel mondo tra luoghi, avventure e racconti per catturare le immagini e le storie che gli permettono di dare corpo alle idee in cui crede. E decisamente ha fatto molta strada dai tempi in cui lui e i suoi compagni, tutti bruni e ricciolini, leggevano increduli sui sussidiari francesi della scuola di Algeri “i nostri antenati erano i Galli” e guardavano storditi immagini di uomini biondi con occhi azzurrissimi.
Ascoltando le sue testimonianze i ragazzi capiscono bene come Rachid stia dedicando con tanta passione la sua vita e la sua arte ad esplorare e raccontare le ingiustizie della differenza, la speranza, ma anche i tormenti del riscatto.
Adesso che le parole di Rachid sono entrate in sinergia con le emozioni suscitate dal suo film, l’evento di apprendimento assume un tono quasi grandioso: lo si legge sui volti di adulti ed alunni. Di “una giornata così” infatti, si sono impadroniti tutti, ognuno ha potuto costruirsi e vivere il suo spazio di conquista. Anche Rachid forse ha conquistato nuove prospettive sulla lettura del suo film. Le domande, la passione dei ragazzi e degli insegnanti sembrano proprio colpirlo…